Dalai Lama: l’avvertimento di Pechino a Sarkozy

Pubblicato il : 23 Giugno 20213 tempo di lettura minimo

Martedì, l’ambasciatore cinese a Parigi ha avvertito: un incontro tra il capo di stato francese e il Dalai Lama avrebbe “gravi conseguenze” sulle relazioni franco-cinesi.

“Nel caso della visita del leader tibetano in Francia dal 12 al 23 agosto, il diplomatico cinese a Parigi ha detto martedì che se Sarkozy dovesse incontrare il Dalai Lama a Parigi, dovrebbe affrontare “gravi conseguenze” per le sue azioni. Secondo i cinesi, sarà necessario scegliere tra questo incontro del capo di stato francese con il leader spirituale tibetano e i contratti relativi a 56 treni TGV e più di cento Airbus. Riferendosi all’incontro di oggi tra il presidente cinese Hu Jintao e il signor Sarkozy a margine del vertice del G8 in Giappone, l’ambasciatore cinese in Francia ha detto che Francia e Cina hanno attraversato “un brutto periodo… Ma l’atmosfera comincia a migliorare”. L’accoglienza del Dalai Lama a Parigi, secondo il signor Kong Quan, “sarebbe contrario al principio di non interferenza degli Stati nei loro affari interni”. Dopo il caotico passaggio della fiamma olimpica a Parigi lo scorso marzo, Nicolas Sarkozy aveva provocato la rabbia del regime cinese, collegando la sua presenza alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino al progresso delle discussioni tra il governo cinese e gli emissari del Dalai Lama. Nonostante l’evidente fallimento di questi “colloqui”, il signor Sarkozy ha ceduto: andrà a Pechino l’8 agosto. Per rimediare a questa ritirata, l’Eliseo si è poi lasciato sfuggire che il signor Sarkozy avrebbe incontrato il Dalai Lama a Parigi. I cinesi stanno ora tirando fuori l’artiglieria pesante per far retrocedere il capo di stato francese anche su questo punto. I consiglieri dell’ambasciatore cinese in Francia, incaricato delle relazioni bilaterali, parlavano di annullare i grandi contratti.

“Perdona gli Stati Uniti”

Il Dalai Lama è stato ricevuto con grande fanfara alla Casa Bianca da George W. Bush senza provocare ritorsioni cinesi. Dopo che il cancelliere Angela Merkel ha fatto lo stesso, le relazioni tedesco-cinesi si sono raffreddate per un certo tempo, senza conseguenze per i grandi contratti comuni. In questo caso, i cinesi considerano senza dubbio la Francia come una sorta di “ventre molle” dell’Europa, i cui diplomatici possono essere facilmente fatti rinsavire. Anche se l’Unione europea è il principale cliente della Cina, e Sarkozy detiene la presidenza dell’UE, la Cina ha ovviamente fatto proprio l’atteggiamento americano quando la Francia sfidò Washington alle Nazioni Unite poco prima dello scoppio della guerra in Iraq nel 2003: “Punire la Francia, ignorare la Germania, perdonare la Russia”, ha detto il segretario di Stato americano. La versione cinese è: “Punire la Francia, ignorare la Germania, perdonare gli Stati Uniti”.

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